1.
Tipo di tecnologia
Ossidazione termica
2. Inquinanti abbattibili
Tutti gli idrocarburi
3. Limiti di emissione raggiungibili
E' possibile raggiungere rese di abbattimento superiori al 99%
4. Descrizione della soluzione tecnica
Il processo di combustione non è altro che l’ossidazione degli
atomi di carbonio (C-) e di idrogeno (H-) contenuti nelle molecole degli
idrocarburi e solventi da bruciare, la cui reazione esotermica dà come
prodotti: anidride carbonica (CO2) e vapore acqueo (H2O).
Con riferimento allo schema di processo allegato, l'impianto è essenzialmente
costituito da:
- ventilatore centrifugo VC1
- scambiatori a fascio tubiero He1
- scambiatori a fascio tubiero He2
- postcombustore PC1
- bruciatore BR1
- camino.
I fumi aspirati attraversano dapprima il filtro a pannelli e tasche sostituibili,
dove vengono trattenute le particelle solide trascinate di resina e tessuto.
I fumi aspirati vengono eventualmente diluiti con aria ambiente aspirata
dall'esterno in modo che la concentrazione massima di solvente, misurata
da un rivelvatore di L.E.L. %, sia costantemente non superiore a un
terzo del L.E.L. (Limite Inferiore di Infiammabilità) della miscela
aspirata. I fumi diluiti con aria, sono aspirati dal ventilatore centrifugo
VC1, che li spinge dapprima nel lato mantello dello scambiatore He1
attraverso la valvola V2 e successivamente nel lato mantello dello scambiatore
He2 e quindi nel postcombustore PC1. Attraversando il lato mantello
dei due citati scambiatori He1 e He2, i fumi si preriscaldano fino a
temperature di 450 - 650°C a spese del calore ceduto dai gas di combustione
uscenti dal postcombustore PC1 e che attraversano in successione il
lato tubi prima dello scambiatore He2 e poi dello scambiatore He1.
All'interno del postcombustore i fumi contenenti le S.O.V. da distruggere
sono ulteriormente riscaldati fino alla temperatura minima di 770°C per
mezzo dell'energia liberata dalla combustione del metano nel bruciatore
BR1 e dall'ossidazione termica delle stesse S.O.V. contenute nei fumi,
fino alla formazione di anidride carbonica e acqua.
I gas di combustione prodotti, attraversando i due scambiatori He2 e
He1 dal lato tubi, si raffreddano e successivamente sono emessi in atmosfera
alla temperatura minima di circa 350°C. L'impianto è gestito in maniera
completamente automatica, sia nelle fasi di accensione / spegnimento
che durante il funzionamento a regime, tramite un controllore a logica
programmabile (PLC), collegato alla strumentazione analogica e digitale,
e a un sistema di supervisione su PC che permette di monitorare e registrare
in continuo su supporto magnetico le principali variabili di processo
e gli stati di funzionamento e di allarme.
L'impianto è dotato di:
- un sistema di diluizione dei fumi aspirati con aria esterna tramite
la valvola regolatrice automatica ACV1;
- un sistema di by-pass automatico del combustore in caso di anomalia
tramite le valvole servocomandate V2 e V3;
- un sistema di controllo del calore scambiato / recuperato nello scambiatore
He1, al fine di controllare l'esubero di energia nei casi di maggiore
concentrazione di S.O.V. per mezzo della valvola di by-pass V1 asservita
al controllo della temperatura in uscita dalla camera di combustione
TT2.
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